Come scegliere le migliori stampanti 3D?

La stampa 3D ormai è arrivata a raggiungere importanti funzioni in diversi campi, da quello farmaceutico…

Pubblicato il 01 Ott 2018

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La stampa 3D ormai è entrata a far parte nel nostro contesto collettivo, tanto da raggiungere importanti funzioni in diversi campi, da quello farmaceutico (per esempio, le sperimentazioni su organi-modello stampati in 3D per evitare test sugli animali) o di progettazione (la creazione di nuovi materiali che possono sostituire il metallo). Inoltre, è interessante il costante aumento di stampanti 3D per uso personale e non solo aziendale, tanto da incrementare la diffusione e l’apprendimento delle principali funzioni delle stampanti 3D.

Come funziona?
La stampa 3D è una tecnologia recente che in poco tempo ha rivoluzionato la stampa tradizionale: attraverso processi additivi, quindi posizionando strati di materiale uno sopra l’altro, si crea un oggetto vero e proprio che nasce dal progetto presente in un file digitale che diventa corporeo.

Si parte da un progetto CAD (Computer Aided Design), si modella l’idea con il software e poi si crea il progetto, materializzandolo. La stampa 3D segue il processo opposto della produzione sottrattiva, infatti invece di togliere strati da un materiale che sia plastica o metallo, si aggiunge materia una sopra l’altra, tanto da formare strati di sezioni orizzontali che gradualmente rendono un oggetto tangibile.

Il processo può anche essere inverso perché una stampante 3D può scannerizzare l’oggetto e trasferire l’immagine 3D al software di modellazione.

Come scegliere una stampante 3D e cosa ne determina il costo?
Scegliere un buon software di progettazione è già un buon punto di partenza: un esempio di software per principianti è Tinkercad (gratuito e offre corsi online di apprendimento) o Blender, che pur essendo un programma professionale e a pagamento, mette a disposizione dei video tutorial.
Per la continua richiesta sul mercato, i software ormai sono modellati in base alle funzioni del settore dell’utente, per cui sono dedicati a diversi ambiti tra cui design, moda, trasporto, industria aerospaziale ecc.

– Qualità delle componenti. L’utilizzo di componenti di qualità da parte del produttore (dal motore alle parti di elettronica) può incidere sul prezzo. Bisogna considerare, però, che le stampanti che costano di meno non sempre producono risultati di bassa qualità, ma probabilmente si dovrà impiegare più attenzione e sforzi per raggiungere un livello ottimale.

– Ricerca e sviluppo. La manodopera è costosa, perché la costruzione di uno strumento simile richiede anni di lavoro, progettazione e montaggio.

– Assemblaggio. Esistono stampanti che possono essere assemblate direttamente dall’utente, altre invece che richiedono competenze professionali anche nella costruzione dello strumento. Il kit fai-da-te o le stampanti semi-assemblate sono comunque costosi, proprio per le componenti di qualità, ma ovviamente il prezzo è inferiore ad una stampante già montata.

Le migliori stampanti 3D presenti sul mercato
Di seguito alcune aziende che producono stampanti 3D tra le migliori sul mercato:

RICOH.  Ricoh è una multinazionale che fornisce soluzioni per la stampa office e per la production printing, servizi documentali e servizi IT. Per aiutare le aziende a gestire la trasformazione degli ambienti di lavoro, Ricoh ha sviluppato il concetto di Digital Workplace, un insieme di servizi e soluzioni “smart” che semplificano le attività dentro e fuori l’ufficio e favoriscono la Digital Transformation.
Dalla produzione di prototipi per beni di consumo ed elettronici alle applicazioni industriali, mediche e odontoiatriche: la stampa 3D è uno strumento professionale e funzionale per la progettazione di nuovi prodotti. La tecnologia e i servizi Ricoh permettono di essere all’avanguardia in un contesto in cui la stampa 3D e l’additive manufacturing sono sempre più importanti. Un modello di stampante 3D è AM S5500P che sfrutta la tecnologia high-end per l’additive manufacturing con parametri di controllo termico avanzati per garantire accuratezza e produrre più parti contemporaneamente.

HP. La multinazionale statunitense, attiva sia nel mercato dell’hardware (dalle stampanti ai personal computer) che in quello del software e dei servizi collegati all’informatica, produce potenti stampanti 3D. Come Jet Fusion 3D serie 500/300 che consente di realizzare componenti funzionali nei colori più svariati con un sistema di controllo dei voxel predisposto per le innovazioni future, mantenendo al contempo proprietà meccaniche ottimali.

OLIVETTI. Olivetti grazie ad un’ampia offerta di prodotti hardware e software svolge l’attività di Solution Provider attraverso soluzioni in grado di automatizzare processi e attività aziendali per le PMI, le grandi aziende e i mercati verticali. Olivetti propone Olivetti 3D DESK nuovo modello di stampante 3D pensato in particolare per le scuole e gli studi professionali che necessitano di una stampa 3D dalle ottime prestazioni e di grande affidabilità. La 3D DESK è una stampante 3D in tecnologia FFF (Fabbricazione a Fusione di Filamento); la struttura chiusa per garantire la massima sicurezza d’uso, la grande qualità meccanica, le dimensioni compatte e la elevata velocità (fino a 200 mm/sec) fanno della Olivetti 3D DESK la soluzione ideale per trasformare in modo rapido ed economico un disegno tridimensionale nella sua concreta visualizzazione fisica.

Aziende, invece, come ABprint3D o ItalyMaker oltre a produrre stampanti 3D, organizzano anche corsi e laboratori sull’utilizzo di questo strumenti, dalla progettazione alla creazione vera e propria dell’oggetto fisico.

 

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